Questo significa che da oggi sarà possibile acquistare la chiavetta di Google sul Play Store italiano senza doverla importare da altri Paesi (in particolare dagli USA) come si è fatto fino ad oggi (molto spesso pagando cifre assurde anche superiori a 50€).
La commercializzazione parte da oggi, Chromecast integra una versione semplificata di Chrome OS per riprodurre video in streaming da uno smartphone o da un tablet Android sulla TV di casa; inoltre è il primo dispositivo con Chrome OS nel Play Store italiano e speriamo che faccia da da apripista ai Chromebook e Chromebox.
Chromecast è ora disponibile in altri 10 paesi, oltre l’Italia: Canada, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Olanda, Norvegia, Spagna, Svezia e Regno Unito.
Saranno preinstallate le app più classiche di Google, come YouTube, Google Play Movies o Google Play Music, ma l’azienda di Mountain View sta lavorando con diversi produttori di contenuti locali per espandere la sua offerta multimediale, mettendo a disposizione più film e programmi TV attraverso Chromecast (speriamo che Netflix sia presto disponibile in Italia).
Alcuni esempi internazionali sono BBC iPlayer nel Regno Unito, FranceTV Pluzz e SFRTV in Francia e prossimamente CanalPlay ed infine Watchever in Germania con Maxdome presto disponibile.
Google assicura che Chromecast continuerà a migliorare come riportato nel blog ufficiale:
“Di recente abbiamo aperto Chromecast agli sviluppatori e in poche settimane abbiamo ricevuto oltre 3.000 iscrizioni da parte di sviluppatori interessati a rendere la loro app o il loro sito compatibile con la piattaforma di Chromecast”, sottolinea Mountain View nella sua nota ufficiale.
Ma Perché Hollywood la odia cosi tanto?
Per Google, Chromecast è solamente un supporto, una sorta di contenitore compatto e privo di contenuti, già collegato alle TV di milioni di persone e in attesa solo di essere “caricato” con un film o un contenuto.
L’idea alla base di Chromecast è questa: vendendola al costo di produzione, l’azienda si è assicurata milioni di installazioni e di conseguenza ha potuto fare pressioni riguardo ai prezzi applicati quando si è trattato di stringere accordi con l’industria cinematografica.
Se un film è su Google Movie, allora è anche pronto per la visione su Chromecast, e se Chromecast è collegata alle TV di milioni di utenti, ecco che aumentano le possibilità di trattare con successo.
A fine 2013 in USA, Chromecast era usata dal 34% dei clienti Hulu per inviare, ogni giorno, contenuti alla loro TV e dal 43% degli utenti Netflix.
Nello stesso periodo, metà degli utenti Hulu usavano Chromecast per raggirare i vincoli del piano gratuito riservato all’uso su PC, inviando film e serie TV ad uno schermo più grande.
Gli attuali accordi prevedono la trasmissione su grande schermo dei contenuti Netflix, HBO Go, Hulu Plus Pandora, YouTube, Google Play (musica, TV e film), VEVO, Rosso Bull TV, Songza, Plex, PostTV, Viki e RealPlayer Cloud.
Chromecast è l’incubo delle major di Hollywood perché ha il potenziale per far saltare accordi e contratti, e perché dà a Google molto più potere rispetto al passato.
Ma al di là di questo, Chromecast è uno strumento fantastico, assolutamente da avere visto il prezzo ridicolo e con molte possibilità di espansione futura, grazie alle SDK libere, tutte le nuove app che stanno uscendo e questa nuova diffusione europea, non possono che renderla ancora più vantaggiosa per noi utenti.
Prendetela prima che sia sold out, noi l’abbiamo già comprata, appena arriverà faremo l’unboxing e la recensione, quindi rimanete collegati con noi per vederla in azione ed avere altre informazioni su Google Chromecast.