Google Wifi è un router che, a differenza dei modelli tradizionali, viene proposto anche in tre unità separate da posizionare in stanze diverse con l’obiettivo di coprire in maniera capillare tutta la superficie dell’abitazione senza perdite di prestazioni in nessun punto della casa.
Anche se Mountain View ha lavorato in passato con TP-Link e ASUS per lanciare Google OnHub, il nuovo router WiFi è stato progettato da Google e sarà venduto direttamente attraverso il suo Store.
Le parole utilizzate da Google per spiegare il nuovo dispositivo Google WiFi sono probabilmente le migliori mai usate per descrivere una rete wireless: “Utilizzare un singolo router per diffondere il segnale Wi-Fi per tutta la casa equivale ad utilizzare una singola lampadina per illuminare ogni stanza”.
Google WiFi è un dispositivo modulare, quindi si può acquistare un singolo router e posizionarlo in una zona centrale della vostra casa (copre fino a 140 mq), ma potrete anche aggiungere più unità (repeater della rete wireless) per espandere il segnale WiFi e coprire spazi più grandi (il pack da 3 può coprire un massimo di 420 mq).
Stando a quanto comunicato da Google, il dispositivo Google WiFi sarà in pre-ordine da Novembre e disponibili da Dicembre con un prezzo di 129 $ (per una sola unità) oppure 299 $ per la confezione da tre (al momento non si hanno informazioni sui prezzi previsti per il mercato europeo).
Durante la presentazione ho colto subito l’importanza e la facilità di utilizzo di questo dispositivo infatti le mie prime parole sono subito state:
Il nerd che è in me vuole subito il #GoogleWiFi – router modulare #MadeByGoogle #GoogleEvent pic.twitter.com/VspEklitkV
— Giorgio Attorresi (@scidox) 4 ottobre 2016
L’obiettivo di Google non è solo quello di coprire tutta la casa con la propria rete WiFi ma anche di evitare la congestione della rete quando presenti e attivi più accessi.
Il funzionamento si basa su una tecnologia chiamata Mesh WiFi che crea un’infrastruttura composta da vari punti d’accesso, in grado di determinare in modo del tutto autonomo il percorso migliore per i propri dati.
Le performance della soluzione vengono monitorare e gestite continuamente da Network Assist, un software proprietario che è sempre attivo per impostare dinamicamente i canali più veloci e le opzioni dei singoli access point e per offrire le velocità di connessione più elevate possibili, il software consente anche di monitorare il consumo di dati o avvisare l’ISP se la connessione è down.
Per gli utenti più smanettoni ed esperti, però, Mountain View ha anche sviluppato un App attraverso cui si potrà settare il router manualmente e quindi controllare l’accesso WiFi dei profili collegati.
Un esempio che è stato mostrato anche durante la presentazione live è quello di “mettere in pausa” un dispositivo, per far studiare i vostri figli e non farli navigare.
Ogni access point è compatibile con lo standard WiFi 802.11ac (AC1200) e dispone di un sistema di antenne 2×2 dual-band a 2.4 e 5 GHz.
I piccoli sistemi hanno anche due porte Gigabit Ethernet configurabili sia come LAN che come WAN, un processore quad-core da 710 MHz, 512MB di memoria DDR3L e 4GB di memoria Flash eMMC.
Per maggiori info potete consultare la pagina ufficiale di Google WiFi.