IMPORTANTE: prima di seguire questo capitolo della guida è di fondamentale importanza effettuare un backup dei file più importanti residenti sul nostro hard disk poiché è probabile che qualcosa possa andare storto durante l’installazione e potrebbe provocare la perdita di tutti i dati residenti sul computer (succede MOLTO di rado…ma, prevenire è meglio che curare).
Una volta avviato il sistema da supporto esterno si avrà la schermata di boot:
- Prova Ubuntu senza modificare il computer – Permette di avviare il cd in modalità Live: la sessione di lavoro resterà persistente fino a che non riavvieremo il computer (tutte le modifiche apportate al sistema, i file creati/modificati verranno eliminati non appena verrà spento il sistema).
- Installa Ubuntu – Avvia il server X (l’interfaccia grafica base Linux) e fa partire il processo di installazione del sistema operativo senza la possibilità di interagire con il nostro desktop environment se non per configurare la nostra installazione.
- Controlla difetti su disco – Controlla l’integrità dei dati sul CD (o pennetta USB).
- Test Della Memoria – Verifica che la RAM sia integra e funzionante.
- Boot dal primo disco rigido – Avvia il sistema dal disco rigido (quindi esegue un boot come se non avessimo effettuato il caricamento da CD).
Tra tutte queste opzioni quelle che a più interessanti sono la prima e la seconda.
Consiglio vivamente di procedere con l’opzione Prova ubuntu senza modificare il computer proprio perchè è molto importante testare, una volta avviato il sistema, che tutte le periferiche a disposizione funzionino correttamente (webcam,hard disk esterni,stampanti,scanner,ecc… ).
Se tutto va bene (e soprattutto se linux è in grado di gestire la nostra scheda grafica in qualche modo) comparirà dapprima una schermata di caricamento, successivamente verrà mostrato il nostro Desktop (che esso sia Gnome/KDE/XFCE è indifferente) con l’icona “Installa Ubuntu” che permetterà di accedere alla configurazione dell’installazione Ubuntu.
Il programma di installazione è praticamente uguale qualsiasi Desktop Environment: cambia solo l’aspetto grafico dei bottoni e delle finestre, ma i contenuti rimarranno comunque uguali.
Gli screenshot mostrati sono stati realizzati usando Gnome.
Passo 1 – Schermata di benvenuto
In questo passo bisogna scegliere lingua con cui eseguire il nostro installer. Ubuntu dovrebbe rilevare automaticamente che la nostra lingua è Italiano, altrimenti la si seleziona dalla lista sulla sinistra e si clicca su “Avanti”.
Passo 2 – Località
Anche qui è necessario scegliere Italia e proseguire cliccando avanti.
Se il nostro orologio si sfalsa di qualche ora non ce ne preoccupiamo: lo rimetteremo apposto una volta installato il sistema.
Passo 3 – Disposizione della tastiera
Come nei passi precedenti scegliamo Italiano e facciamo una prova nella casellina in basso, soprattutto facendo attenzione ai caratteri come, ad esempio, lettere accentate, – , _ , @ , ” , ? .
Se tutto va bene procediamo cliccando avanti, altrimenti facciamo qualche prova selezionando l’opzione “scelta personale” e poi selezionando, di volta in volta, le opzioni sulla testa e testando nell’area di prova.
Passo 4 – Partizionamento
Prima di procedere è necessario fare un piccolo excursus:
Il nostro disco è suddiviso in partizioni, una partizione non è altro che una specie di “megacartella” (di cui noi non ci accorgiamo dell’esistenza) che conterrà poi il nostro sistema operativo e tutti i nostri files, programmi e cartelle.
In genere non è possibile installare più sistemi operativi in una sola partizione.
Nello specifico ogni partizione ha delle “regole” di accesso ai dati, ragion per cui esistono diversi tipi di file system e ogni sistema operativo è capace di gestire diversi tipi di file system, purchè abbia i moduli/drivers necessari ad accedervi.
Per esempio Windows utilizza una partizione di tipo NTFS ma è capace di gestire anche FAT16 e FAT32. Ubuntu è capace di gestire ext2, ext3, ext4, NTFS, FAT16, FAT32 e molte altre (ma queste sono solo nozioni teoriche che poco ci interessano).
Nel dettaglio è necessaro raggiungere 3 obiettivi nel seguente ordine:
- Ridimensionare o eliminare un’eventuale partizione Windows per far posto alla partizione di Swap ed ext3 o ext4 di Ubuntu;
- Creare una partizione di tipo Swap in modo da dare la possibilità al nostro nuovo sistema operativo di liberare la RAM da quei dati che non sono più utili (la dimensione dovrebbe essere di almeno di 512MB);
- Colmare il resto del nostro disco con una partizione ext3 o ext4 per ospitare Ubuntu;
In genere Ubuntu richiede almeno 4 GB di spazio su hard disk ma, per mia esperienza, è meglio dargliene almeno 8 se si vuole utilizzare quotidianamente questo sistema operativo.
In questo caso Ubuntu ci viene incontro e ci propone il partizionamento guidato (non è presente nello screenshot): difatti possiamo scegliere se cancellare tutte le altre partizioni per installare solo ubuntu o se ridimensionare le partizioni esistenti per “far posto” ad Ubuntu.
Se scegliamo la seconda opzione nella barra in basso apparirà un cursore trascinabile che permette di assegnare la quantità di spazio desiderata ad Ubuntu (creando così Swap ed Ext4 di default).
Cliccando su Avanti comincierà la modifica delle partizione che, soprattutto su computer datati, richiede molto tempo).
Passo 5 – Informazioni Personali
Se il partizionamento è andato a buon fine dovremo soltanto inserire qualche informazione personale:
- Indicare il proprio nome – Il nostro nome e cognome (o quel che si vuole);
- Inserire il nome utente da usare per l’accesso – Questo sarà il nome utente per effettuare, successivamente, il login al sistema;
- Scegliere una password per mantenere il proprio account sicuro – Inserire nella prima casella e ripetere nella seconda una password a piacere. Questa password sarà la password di amministrazione e login che ci permetterà di effettuare alcune operazioni come installazione applicazioni, gestione della rete, …
- Indicare il nome del computer – Nickname del nostro computer;
- Accedere automaticamente – Da selezionare se si è l’unico utente del computer;
- Richiedere la password personale per accedere – Se si seleziona questa opzione all’avvio del sistema verranno richieste nome tente e password per accedere al proprio Desktop;
- Richiedere la password personale per accedere e per decifare la cartella Home – Il file system ext4 ci permette anche di criptare i nostri dati in modo da renderli indecifrabili agli altri utenti. Questa nuova funzionalità è presente da Ubuntu 9.10 ed è un meccanismo di protezione avanzato per evitare che altre persona possano accedere ai nostri documenti.
Dopo aver completato tutti i campi si può procedere cliccando su Avanti.
Passo 6 – Riepilogo Installazione
Diamo una veloce occhiata a tutti i nostri settaggi e, se è tutto ok, procediamo all’installazione vera e propria cliccando su Installa.
Al termine dell’installazione, se tutto è andato bene, Ubuntu verrà riavviato e il nostro sistema sarà pronto per l’uso.