Da sempre basate sulle statistiche delle vendite dei CD, le classifiche musicali ora sembrano rivolgersi ad un nuovo tipo di statistica: la quantità di file scambiati su reti p2p.
Questa notizia è apparsa ieri sul Wall Street Journal.
I metodi di “sondaggio” usati per fare le hit parade, sono un miscuglio di fonti: download legali, interviste telefoniche e dati del file sharing.
Questo tipo di dato, pare stia diventando uno dei principali metodi di ricerca, bisognerebbe poi tener conto del fatto che se una radio aggiunge un brano alla propria playlist, allora cresce in modo considerevole il numero di download corrispondenti e quindi c’è da vedere quanto un media (la radio) influisca sull’altro (il p2p).
Staremo a vedere!