Lotta Evasione Fiscale con la Pubblicazione Online dei Redditi di Tutti gli Italiani
Rimettere Online i Redditi di tutti gli Italiani
Si parla sempre di privacy online, ma fino a che punto è giusto tutelare la privacy online in un paese in cui l’evasione fiscale è pari al 7% del PIL (275 miliardi di euro)?
Questa ed altre domande si pongono la gente in questo momento di indignazione che sta dilagando per le pensioni e vitalizi che vengono erogati ai politici, ai benefit che hanno, oppure ai menù del Senato e della Camera che sono comparsi online (e finalmente ritoccati all’ insù).
Se si vuole veramente lottare contro l’evasione fiscale e contro gli sprechi della pubblica amministrazione, la trasparenza esige che le dichiarazioni dei redditi siano di nuovo online per tutti, come avviene in molti altri paesi europei e non, come Finlandia, Norvegia o Svezia (dove viene pubblicato su carta a pagamento per chi ne fa richiesta) .
Per ora lo ha chiesto pubblicamente solo il vicepresidente del Senato: Vannino Chiti, del Pd in una sua dichiarazione ha detto: “per condurre con efficacia la lotta all’evasione e coinvolgervi pienamente Comuni e Regioni si ripristini anche la pubblicazione sul sito dell’Agenzia delle Entrate dei redditi dichiarati.
Il governo di centrosinistra lo aveva fatto: quello di destra rende noti solo quelli dei dipendenti pubblici”; per ora il ministro dell’ Economia e delle Finanze Tremonti sembra assolutamente indifferente alla cosa.
Rimettere online tutte le dichiarazioni dei redditi, aggiornate, trasparenti, accessibili gratuitamente a tutti: lo aveva fatto Visco nel 2007, provocando le reazioni di tanta parte della politica e del mondo economico italiano ma anche delle associazione dei consumatori.
Uno dei primi gesti del governo di centrodestra nel 2008 era proprio stato l’embargo dei dati fiscali sul web e l’introduzione di pesanti sanzioni per chi pubblicasse le dichiarazioni dei redditi in Rete.
Oggi i politici invocano sacrifici per tutti, necessari alla nazione per salvarla dal crac finanziario e promette massimo impegno per la lotta all’evasione, elusione, erosione fiscale.
Secondo me e non solo sarebbe giusto ricominciare proprio da questo punto, rimettendo i redditi di tutti gli italiani sul Web, in modo che gli italiani sappiano chi partecipa e chi no al salvataggio dell’Italia.
Se anche voi la pensate allo stesso modo, condividete la notizia su Facebook e Twitter, spargete la voce, facciamoci sentire!
Oppure avete altre proposte? Scrivetele nei commenti e ne discuteremo.
Caro Mandellino, facciamo un’ipotesi: per assurdo se tutti scaricano tutto, puo succedere quanto segue: tu mi fai la fattura di 100 euro e mi vendi un rubinetto. Io ti faccio la fattura di 100 euro e ti vendo un pranzo. Scarichiamo tutti e 2 e torniamo a zero. Lo stato cosa incassa da reddito zero ?
assolutamente d’accordo. solo chi ha qualcosa da nascondere, può non esserlo. e non parliamo di privacy se tutto questo è per il bene comune!
Certo pubblichiamo!
Sai che manna per i delinquenti che avranno la certezza matematica di dove andare a “cercare”
I cosidetti delinquenti a cui ti fai riferimento tu non hanno bisogno di questi strumenti per potersi scegliere il pollo da spennare, solitamente utilizzano basisti e pali che conoscono bene i movimenti economici e gli spostamenti della persona che hanno preso di mira (poi non diamo sempre la colpa agli stranieri, che la maggior parte delle grandi rapine in banca, ai portavalori e ai sequestri viene fatta da bande di italiani).
Poi ti pare possibile che in Italia ci siano solo 736 persone che dichiarano più di un milione di euro? Con tutti gli Yacht e le Ferrari che si vedono in giro la cosa mi pare alquanto improbabile!
I delinquenti sanno già dove andare a cercare …….
Combattere gli evasori è semplice per lo stato!!
Chi evade lo sappiamo anche noi!!!
Sicuramente e più proficuo per chi governa far guerreggiare il popolo a un guardie e ladri a turno inverso!!!
Ed intanto loro parlano e si proteggono
Mi risulta che importi notevoli riguardanti i vari condoni non siano stati ancora incassati dal Fisco: in altre parole
oltre alle tasse vengono “evasi” anche i condoni.
Come può avvenire questo? E quali sono le misure adottate nei confronti di questi soggetti inadempienti due volte?
Non si riesce proprio a farseli dare i soldi, oppure quali sono i motivi?
Ringrazio per una chiarificazione di qualcuno che ne sa più del sottoscritto, molte grazie.
C’E’ UNA RACCOLTA DI FIRME NEI COMUNI CONTRO I PRIVILEGI DELLA”CASTA”si ha tempo sino al10 di marzo…maOVVIAMENTE e’ tenuta nasnascosta
La lotta all’evasione fiscale attuata attualmente, è una misera azione da Ridolini, senza voler offendere coloro che sono preposti al controllo. Sappiamo bene con quali e quanti mezzi, essi debbano svolgere l’ingrato compito di stanare gli evasori fiscali. Ben vengano, dunque, simili proposte come quella della pubblicazione online dei redditi, per far si che ogni cittadino abbia la possibilità di poter segnalare le anomalie di sua conoscenza e aiutare la vera lotta, non ad una fumosa ” EVASIONE fiscale “, bensì, ad una efficace lotta all’ ” EVASORE fiscale ” !
Mettono sottocontrollo cani e gatti, ma perchè non mettono sottocontrollo telefonico quello specialista che riceve per appuntamento (telefonico) decine di pazienti al giorno a duecento euro a cranio? Se a fine giornata lo specialista ha “dimenticato” di emettere tre/quattro ricevute fiscali, egli ha evaso per 600/800 euro che moltiplicati per 200 giornate lavorative fanno 120.000/160.000 euro all’anno. E se il povero cristo del paziente si sente dire che la visita costa trecento se con fattura e duecento senza, deve per forza accettare perchè risparmia immediatamente 100 euro. Somma che non ricaverebbe nemmeno lontanamente scaricandosi la fattura di trecento!!! E non chiamatelo evasore pure il povero cristo, perchè con 100 euro risolve il suo problema del mezzogiorno almeno per tre/quattro giorni. Si spendono miliardi per tenere i politici sotto controllo telefonico senza alcuna entrata per le casse dello Stato e si consente a tutte le altre caste di fare i loro porci comodi. E finiamola con certi personaggi che percepiscono milioni di stipendio e buonuscita che è una vergogna tutta italiana. Si metta un tetto oltre il quale si configura il reato di “oltraggio al pudore e alla dignità dei lavoratori,pensionati e disoccupati” penalmente perseguibile. Qualcuno potrà sorridere,ma vedrete che prestosimili provvedimenti saranno ritenuti necessari e proficui.
Una proposta per riuscire a tassare quelli con la barchetta e la cabrio potrebbe anche essere che, insieme alla documentazione della macchina, devi avere anche il modello ISEE da esibire ai controlli di polizia. Chiunque abbia un Figlio all’Università deve produrlo. Vediamo se puoi avere la barchetta o il cabrio e dichiarare 10.000€… immediato e radicale accertamento fiscale!!!
E’ vero non si capisce perche’ l’isee non venga utilizzato in altri istituti come l’esenzione ticket,accertamenti fiscali,ect
Si continua ad insistere sul reddito;ma ci sono artigiani,agricoltori in pensione con la minima ma hanno patrimoni miliardari.
infatti è già stato proposto di usare l’ ISEE e c’è una convergenza tra il governo e i partiti, speriamo che sia la volta buona per cambiare questo sistema !
l’unico modo per porre fine all’evasione fiscale è dare la possibilità di scaricare tutto a tutti – INDISTINTAMENTE – solo così chi è dipendente richiederà sempre le fatture e/o scontrini, chi è autonomo la smetterà di fare i soliti giochetti con fattura è XX euro, ma senza è xy euro. E’ chiaro che se non so che farmene della fattura e posso risparmiare subito un bel pò di euri, mi conviene. Invece avendo possibilità di dichiarare e scaricare quello che si spende per il gommista, l’idraulico, l’avvocato, le utenze di casa e chi più ne ha più ne metta, di colpo vedrete come sparisce l’evasione fiscale. Fin tanto che non vi sarà tale sistema, tutto il resto sono chiacchiere.
La proposta fatta mi fa ridere, sa tanto di voyeur,di curiosità e di persona repressa. Bisogna smettere di dire che ci sono 10.000.000 di evasori, gli italiani sono TUTTI evasori chi più chi meno.Smettiamola di fare i casti e puri, perchè coloro che anche qui sono a fare i censori,quando hanno chiamato l’idraulico,sono andati dal dentista,sono andati al ristorante, in ferie, NON hanno mai richiesto nè ricevute fiscali nè scontrini,anzi se c’era uno sconto erano i primi che dicevano non c’è problema. Smettiamola per favore e ricordiamoci che l’economia sommersa ( nonle grandi evasioni che sono state solo e principalmente fatte dai politici) che era al 30 % del prodotto del paesem ha fatto sì che questo paese galleggiasse ed andasse avanti per anni. Invece ma perchè non fermiamo di riconoscere le provvigioni a quelli dell’Agenzia delle Entrate per scovare gli evasori ? cartelle di Euro 13+penali ne ho vite oltre 30 volte, ma stiamo scherzando?
Ho una proposta da fare, perchè invece di dire delle cavolate non proviamo a togliere la moneta dalla circolazione, e non proviamo a fare circolare solamente carte di credito, dando modo ai meno abbienti di avere gli strumenti adatti, come Conti correnti gratis, pos gratis, ecc.ecc.
E le banche non mi vengano a dire che ci rimettono, anzi purtroppo, avrebbero meno operazioni da fare.
In questo modo, tutti devono pagare le tasse, perchè sarebbero tassate alla fonte tutte le entrate, persino le prostitute dovrebbero pagare le tasse, non ci sarebbero più ladri e rapine, perchè non avrebbero modo di vendere la refurtiva, non ci sarebbe più corruzione la quale sarebbe immediatamente scoperta alla fonte.
Obbligare le banche a dare al fisco tutte le notizie di eventuali transazioni operate verso i paesi stranieri, ecc.ecc.
Non sono cavolate quelle scritte nell’articolo, ma è uno spunto di riflessione su come dovrebbe essere la società: collaborativa e trasparente.
per le proposte che hai dato tu, ti rispondo cosi:
– per togliere tutta la moneta in circolazione non è una cosa fattibile in poco tempo , anche se ha i suoi benefici anche economici,hai presente il signoraggio?
una piccola premessa: l’attuale legislatura internazionale prevede che siano le Banche Centrali (nel nostro caso la BCE e Bankitalia) a stampare le banconote, mentre tocca allo Stato coniare le monete, come è facile immaginare stampare banconote e coniare monete comporta un costo (costo del materiale, dalla manodopera, dalla distribuzione) e prende il nome di valore intrinseco. Sulla banconota viene però riportato un valore detto valore nominale (es. 10 euro).
I due valori differiscono tra loro e questa differenza comporta il guadagno del grasso banchiere. Attenzione però: questa operazione vale prevalentemente per le banconote (la cui stampa è, ricordiamo, ad “onere” delle Banche Centrali), per le monete, invece, si ha una perdita (specialmente con le monete da 1,2,5, 10 centesimi poiché il costo per coniarle è di 15 centesimi).
Un esempio può chiarire meglio il meccanismo. Supponiamo che la Banca debba stampare una banconota da 100 euro.
La Banca paga l’operazione 30 centesimi, ma lo Stato acquista la banconota al suo valore nominale.
Non basta, sulla banconota grava un interesse del 3% circa.
Ed ecco che la carta moneta viene a costare al cittadino 103 euro.
-essendo questo un blog che tratta di informatica ti posso assicurare che non ti offriranno mai conti correnti e pos gratis, questo perché non tieni conto dei costi ci sono dietro per tenere su i server di tutte le transazioni e conti corrente, già adesso costano molto, figurati nel caso che non ci fosse più moneta circolante quanto costa tener sù un sistema del genere e gli investimenti da fare (pensa che con la nostra infrastruttura di telecomunicazioni che caos si creerebbe, prima di fare una cosa del genere bisognerebbe cablare in fibra ottica tutta l’italia)
– per l’ultimo punto hanno già fatto da soli, infatti da una legge approvata recentemente e non molto sponsorizzata l’agenzia delle entrate può controllare i conti correnti senza fare nessuna richiesta, sino ad ora le intestazioni di conti e rapporti finanziari potevano “emergere” solo dopo una specifica indagine nei confronti del contribuente e comunque necessitavano dell’autorizzazione del direttore regionale delle Entrate o del comandante regionale della Guardia di Finanza adesso possono controllare tutto senza autorizzazione.
E poi i politici come fanno ad incassare le bustarelle e a pagarsi le escort? Vanno in giro con il pos portatile?
Come si puo’ sperare che ciò accade con l’attuale classe politica? Nessuno gaverno farà mai una cosa del genere, perchè si scoprirebbero parecchi altarini.Oltre alla casta politica, c’è la casta dei sindacati, dei politici, dell’associazione dei consumatori, dei giornalisti e,parte, dei dipendenti degli enti locali e statali.Invocano la privacy, solo per non far sapere quanto guadagnano, perchè si vergognano loro stessi. Siamo fritti!!!!!!!
la mia libertà finisce quando inizia quella degli altri e quindi quella del popolo italiano….mi hanno insegnato un detto: se tutti paghiamo le tasse DOVUTE allora tutti pagheremmo di meno…..per pagare tutti quelle dovute i redditi devono essere visionate da tutti in modo che io possa controllare te e tu acatena controlli gli altri….ai politici chiedo ….cui prodest nascondere i redditi..per la privacy…..vi rendete conto dell’evesione?…perchè non copiamo la migliore cosa degli Americani…..la tassazione indiretta…..su tutto quelo che spendono?….forse vi fa paura tutto ciò?
Sono una mamma con tre figlie a carico studentesse universitarie (immaginate le spese per tasse, libri, viaggi per la sede universitaria..etc… e tutte le bollette da pagare+ le spese per vivere, come tutti del resto). Viviamo con il mio semplice stipendio di dipendente e il colmo è che l’Agenzia delle Entrate continua a richiedermi (ed io ovviamente le ripresento) le mie dichiarazioni dei redditi degli anni passati per controlli normali…. Aggiungo che le tasse me le trattengono direttamente dallo stipendio ed io non ho altri redditi!!! Perchè non controllano chi veramente HA Qualcosa?Sto vivendo nella preoccupazione continua di inviare raccomandate, copie di spese, scontrini, insomma tutto ciò che solitamente ho già inviato a tempo debito. Ma perché?Mi hanno addirittura inviato un sollecito di pagamento. Ma io ho sempre dichiarato tutto onestamente!!!!!!Magari quelli che dovrebbero veramente pagare non si pongono il problema ed io vivo nell’incubo di poter arrivare a fine mese e di non incorrere in sanzioni immeritate da parte dell’Agenzia. Sì, è vero che vanno tutelate la libertà e la privacy, ma di chi? La mia libertà non la tutela nessuno e le mie difficoltà (le hanno tante altre famiglie come la mia a monoreddito) non interessano nessuno se non l’Agenzia delle Entrate che mi deve ulteriormente sotterrarre viva. Che siano pubblicati i redditi di tutti gli italiani. Chi si oppone ha da nascondere, altro che privacy. Un saluto a tutti
Sono d’accordissimo con tutto quello che scrive e non ho altro da aggiungere, solo che sono
pensionato e la mia dichiarazione dei redditi, come pure quelle dei miei colleghi, è sottoposta
a controllo quasi annuale!!!
RoMe 47
Io ho già proposto all’allora Ministro Tremonti ch bisogna applicare il metodo usato nell’Eurapa del Nord dove tutto passa attraverso i pagamenti con carta di credito, pure l’obolo al questuante davanti alla chiesa; così nessuno potrà più dire: non mi conviene chiedere la fattura perché il fornitore mi chiede il 10% in più per le sue tasse e il 20% in più per l’Iva. Mi dispiace, si dovrà dire: io ti pago con i conto in banca che é monitorato dall’Agenzuia delle Entrate per cui devo sottostare per forza alla legge. Altra soluzione, almeno in attesa che questo si applichi, é quella di NON far conoscere le spese che possono beneficiare delle detrazioni d’imposta e comunicarlo in sede di pubblicazioe del modello di 730 o Unico. Anche in questo caso si pot5à rispondere al fornitore: mi dispiace ma non posso accettare la fornitura in nero perché, forse, potrà detrarla interamente dalle imposte, se entrerà nell’elenco predetto. Non vi pare semplice così?
La libertà è fondamentale, il diritto alla riservatezza anche.
Nella mia città il codice della strada non lo rispetta nessuno nonostante la patente a punti.
La lotta ll’evasione ha bisogno di strumenti SERI e soprattutto di serietà delle isituzioni ad essa preposti.
Il reciproco voyerismo sui redditi….. non farebbe nulla di fronte all’oceano dell’evasione, la verità è che GdF AE e politica ecc…..non la vogliono davvero combattere.
La riservatezza è un diritto fondamentale? E’ allora come mai di noi dipendenti pubblici si sa tutto mentre di altri non dobbiamo sapere nulla? Poi se uno è in regolare di che cosa si deve preoccupare?
Facebook..fenomeno sociale e sociologico di elevate proporzioni…. C’è addirittura chi lì sopra pubblica le foto di ogni angolo della propria casa..compreso il CESSO!
Ma ha una caratteristica fondamentale, che dovrebbe essere incontrovertibile: la LIBERTA’
Ma voi state scherzando o siete davvero tanto tarati con ilcervello??????????
Le dichiarazioni dei redditi on line: un facebook obbligatorio a cui nessuno potrà sottrarsi, dichiarazioni in cui ci sono le spese sanitarie e quant’altro…..
Ma ripristinate il cervello. Esiste già una banca dati da consultare. Non si volgiono scomodare e controllare tali dati? E cosa dovremmo fare noi una volta che scopriamo “l’evasore”?
NOI già li conosciamo i vicini “evasori”…..ma provate a contattare la GdF..e vedete se interviene o vi prende in giro…Oppure chiamate i vigili….lo spaete che cosa fanno? Si mettono d’accordo con l’evasore che ..gli passa la mazzetta per chiudere un occhio anzi tutti e due.
E’ solo fumo per MARIONETTE credulone e boccalone.
Che qualche santo ci aiuti a proteggere la nostra sacrosanta riservatezza.!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Cosa centra la Libertà in tutto quello che abbiamo detto in quest’articolo? Ti riferisci alla libertà di poter rubare o alla liberta di poter fregare liberamente il prossimo? Perché con questo tipo di atteggiamento di difendersi dietro alla violazione della privacy si favoriscono proprio queste persone che sanno che la faranno sempre franca perché c’è un continuo menefreghismo da parte di tutti.
è come è stato per la patente a punti, prima tutti facevamo i piloti sulle strade perché le violazioni che potevano portare al ritiro della patente erano poche e bisogna che ti coglievano sul fatto, adesso con la patente a punti tutti stanno più attenti alla guida perché sanno che anche passare 2 volte con il rosso in due anni ti può costare la sospensione della patente, è questo il principio non controllare di più ma mettere pressione agli evasori in modo che paghino correttamente e cosi facendo alla lunga le tasse saranno più eque per tutti.
I redditi li deve conoscere SOLO chi è preposto al CONTROLLO INCROCIATO dei dati, ai fini della lotta all’evasione (quella seria, non quella propagandistica!): guardia di finanza, AE….
Cosa c’entra la pubblicazione con la LOTTA?
O fors eproprio perchè non si vuole lottare ….allora si propaganda.!
Ma questi politici da strapazzo si cercano proprio una rivoluzione violenta CONTRO di loro….
Ma se la pubblicazione dei redditi on line fosse davvero efficace secondo voi la farebbero? Hanno ritirato agambe levate “il contributo di solidarieta’”….mentre la pubblicazione dei redditi deip overi e inermi e impotenti cittadini…. proprio perchè NON e’ EFFICACE..allora non la ocntesta nessuno!
E’ solo un pasticcio per gettare fumo negli occhi dei cittadini di questo nauesabondo paese.!
Se io guadagno 20.000 euro l’anno (e l’AE lo sa perchè interamente da lavoro dipendente!) posso scegliere che ciò rimanga nel miocontegno dignitoso? O mi devo vergognare quando passo davanti agli stra-pagati parassiti dell apolitica, o impiegati di camera e senato, o stra-pgati di ogni genere in questo sporco paese ma che spesso hanno titoli di studio inferiori ai miei???
L agogna mediatica dei redditi……le studiate tutte pur di far pentire agli italiani di essere nati in questo sporco paese.
Ci sono persone che dichiarano un reddito, è conducono una vita al di sopra di quanto dichiarato! E’ allora come la mettiamo? Ti sembra giusto che io, dipendente, pago il ticket, e chi dichiara , meno,pur conducendo una vita molto meglio della mia, non lo debba pagare? Allora ben venga la visibilità e l’accessibiltà ai redditi di chiunque.Le persone oneste non hanno nulla da temere, solo chi ha la coscienza sporca, invoca la privacy. E’ un po’ come le intercettazioni telefoniche, chi ha qualcosa da nascondere le teme, e di conseguenza protesta, invece chi non ha nulla da temere, le pretende.
Chissà solo cosi’ si potrebbere recupare un po’ di evasione fiscale!
la pubblicazioni dei redditi è un elemento illiberale (da fascisti e/o comunisti).
riflettete …non si puo combattere gli evasori in questo modo (ci facciamo trattare come dei perfetti idioti).
gli uffici delle entrate e dei comuni facciano normalmente il loro lavoro senza attingere forza lavoro dal popolo (spioni, invidiosi,dispettosi,…….),……….. tutto cio favorisce solo i delinquenti …
IL GOVERNO DOVREBBE AUMENTARE LA FORZA LAVORO DEGLI UFFICI DELLE ENTRATE E DEI COMUNI.
I REDDITI ON LINE SAREBBERO GIUSTI SOLO PER GLI EVASORI
aumentare la forza lavoro, per quale motivo? le dichiarazioni dei redditi sono tutte informatizzate e con i controlli incrociati con banche e depositi postali non serve per niente aumentare i dipendenti pubblici.
Ma che stato è questo !!! Permette di “scaricare” costi enormi per barche e oggetti di lusso e non consente alle famiglie la detrazione delle spese di istruzione dei figli. Ma se non investiamo sulla cultura delle nuove generazioni.!?? cosa più ci rimane ??????… è vero che siamo un popolo di ” navigatori ” ..e le barche sono importanti ma…!!
hai perfettamente ragione bisognerebbe poter anche scaricare la spesa di ogni giorni, sai quanta gente chiederebbe lo scontrino che il commerciante si “dimentica” di emettere, basterebbe questo piccolo intervento per diminuire di circa il 10 – 15 % dell’evasione che c’è in Italia.
Non è che risolviamo granchè. Sapere o meno quanto dichiara il negoziante, il vicino o il ristoratore che vediamo su macchine costose non ci cambia troppo, anche perchè la vergogna di questi non ha limiti e quindi …..
Si potrebbe invece varare una piccola norma (in pochi giorni esecutiva) che preveda che TUTTI i beni (immobili, macchine barche ecc) intestati a società DEBBANO essere intestate a persona fisica. Facilmente si potrebbe tracciare la provenienza della disponibilità dell’acquisto del bene intestato anche a familiari, parenti, prestanomi ecc. e dal prossimo mese tutti (o gran parte) sarebbero costretti a pagare…!!!!!
Bene Bene , controlliamo i redditi on line , cosi’ i cari delinquenti che sono entrati nel nostro paese.
Possono scegliersi il pollo da spennare
Ma fatemi il piacere!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
I cosidetti delinquenti a cui ti fai riferimento tu non hanno bisogno di questi strumenti per potersi scegliere il pollo da spennare , solitamente utilizzano basisti e pali che conoscono bene i movimenti e gli spostamenti della persona che hanno preso di mira (poi non diamo sempre la colpa agli stranieri, che la maggior parte delle grandi rapine in banca , ai portavalori e ai furti viene fatta da bande di italiani).
Poi ti pare possibile che in Italia ci siano solo 736 persone che dichiarano più di un milione di euro ? Con tutti gli Yacht e le Ferrari che si vedono in giro la cosa mi pare alquanto improbabile!
Per non evadere basta che ogn’uno di noi paghi con la propria dichiarazione su quel che ci rimane e non sul guadagnato in questo modo noi tutti cacceremmo lo scontrino la ricevuta la fattura ecc.In pratica ogn’uno di noi privato dovrà conservare per un periodo di legge detti scontrini per eventuali controlli dalle Finanze.Comunque
da quest’idea potete farci una legge in poche parole ripiantiamo i ns soldi saluti
nonno jò
Chi sobo i poveri ormai lo sanno tutti. Tutti quelli che hanno un reddito da lavoro dipendente, sia esso privato o pubblico, con qualche cosa in peggio per il pubblico e tutti quelli che un lavoro ce l’hanno ma saltuario o peggio. In ogni caso, in questo settore c’è solo da cercare per trovare il peggio.. Chi invece siano i non-poveri o i ricchi lo sanno pochi; il fisco di sicuro fa finta di non vederli. Pubblicare i redditi mette in chiaro una cosa: in non poveri fasulli e i ladri di fatica e benessere altrui. Sarà banale, ma quanto ci vuole a mandare un po’ di finanzieri in qualunque porticciolo turistico strapieno di barche e chedere chi sia il proprietario e controllare online la sua dichiarazione dei redditi? Basta un computerino da 100 euro, come fa la polizia quando controlla i dati della patente in centrale..
Kevinc.
Ragazzi qui siamo fuori strada,si continua a parlare di lotta all’evasione,vorrei ricordare una cosa accaduta qualche anno fa sotto il governo Prodi con ministro VISCO una maxi evasione da 90 miliardi di euro.Vi posto l’articolo di due giornalisti del secolo XIX di Genova che all’epoca si permissero di chiedere a Visco spiegazioni riguardo tale scandalo che vedeva coinvolti i monopoli di stato ed esponenti politici vicino alla destra ,risposta di Visco NON vi rispondo perchè mi siete antipatici si avete capito bene un ministro delle finanze della repubblica italiana scappa senza dare spiegazioni alla BRUNETTA.
Ripeto 90 MILIARDI di euro non bruscolini.L’articolo è un po lungo ma interessante.
http://www.hwupgrade.it/forum/archive/index.php/t-1483965.html
Cerchiamo di non spostare inutilmente la questione sulla politica o sulle persone anche perché forse hai omesso qualcosa:
Un’inchiesta che si riferisce soprattutto agli anni 2004 e 2005, ma la situazione non è cambiata: «È da segnalare a tutt’oggi – scrive la Commissione – il permanere di una percentuale di apparecchiature che dovrebbero essere in rete e che invece non vengono rilevate». Tutto è rimasto – almeno per adesso – sotto silenzio. E uno dei commissari rivela al Secolo XIX: «Pensavamo che questa relazione fosse un’autentica scossa. Invece se n’è parlato pochissimo e la parte relativa alla criminalità organizzata è praticamente “scomparsa”».
Dalla relazione della Commissione d’inchiesta:
1/01/2003: risultavano rilasciati 243.846 nulla osta. Di tali apparecchi risultano: 14.996 convertiti, 8.670 ceduti all’estero e 201.377 demoliti
15/11/2004: risultava che gli apparecchi collegati alla rete telematica erano meno del 10% di quelli previsti
1/05/2005: a fronte di 156.678 nulla osta di messa in esercizio, solo 50.990 apparecchi risultavano attivati
14/12/2006: a fronte di 215.388 nulla osta rilasciati, risultavano attivati 199.324 apparecchi
98 miliardi di euro: la somma relativa alle imposte evase e alle multe non pagate.
Sai che fine gli hanno fatto fare nel 2010 ? Il ministero dell’Economia e il Consiglio di Stato riducono a soli 30 milioni di euro la multa di 98 miliardi che i concessionari delle slot machine devono pagare per compensare i tributi evasi.
Quindi qui cerchiamo di non parlare di destra o sinistra, non mi interessa chi aveva attuato la pubblicazione online dei reddito, Visco o chi che sia, ritengo che sia un provvedimento giusto che vada ripristinato.
kevinc.
Non ero a conoscenza che il ministero dell’economia ed il consiglio di stato avevano ridotto da 98 miliardi di euro a 30 milioni di euro la multa .
Ma visto che ciò è accaduto ed è passato sotto silenzio il tutto ,mi convinco sempre di più che fino a quando nel nostro paese abbiamo in parlamento questo po po di m….le cose non cambieranno MAI. UN VERO SCHIFO
Sono perfettamente d’accordo.
Chi evade ed ostenta un tenore di vita superiore DEVE essere individuato.
Ricordo che negli anni 60, quando ancora si pagava al Comune la così detta Tassa Famiglia, io, giovanissimo impiegatuccio al primo impiego, ero iscritto con lo stesso reddito del mio medico di famiglia, con villa e motoscafo.
Ogni commento è superfluo.
Attilio
Si è vero sapere chi straguadagna è giusto, ma sinceramente fa incazzare leggere nomi e cifre mega-alte se poi non si fa nulla anzi, lo sanno benissimo chi guadagna tanto e chi non paga le tasse. Esiste il condono, mi devi 100? ok dammi 4a e siamo pari… tu poveraccio devi 10…non fare il furbo paga 15 con interessi.
Piero
Assolutamente d’accordo.
Un tempo ogni comune aveva una commissione tributaria, che controllava il reddito ed il tenore di vita
di ogni cittadino. mio padre ne faceva parte e più volte evasori incalliti l hanno minacciato. Secondo me
è giusto che i redditi siano resi pubblici, si potrebbe avere un controllo reciproco
Sono pienamente d’accordo , se vogliamo trasparenza , e lotta all’evasione fiscale .
In caso contrario , non si va da nessuna parte . Un commerciante denuncia meno di un pensionato , mettiamo in rete queste assurde e ignobili dichiarazioni . Non è una guerra fra poveri ..ma evidenziare i non poveri.