Simdock: il Dock che non necessita di 3D
Siamo abituati, in genere, a dock come “kiba-doc”, oppure “Avant Window Navigator” che, per funzionare correttamente hanno bisogno di window manager come beryl o compiz fusion.
Ne ho trovato uno molto interessante: simdock.
Si scarica liberamente da Sourceforge, oppure da gnome-app.
Il suo funzionamento è semplice: una volta installato elenca su un dock le finestre aperte.
Vediamo come installarlo.
Una volta scaricato, ad esempio sul desktop, apriamo il terminale e digitiamo:
cd Desktop
Oppure mettiamo il percorso da seguire per l’installazione.
Poi facciamo:
sudo dpkg -i simdock_X_X_.deb
Dove, a posto di _X_X_ va messa la versione. Per farla prendere automaticamente dal sistema, vi basta scrivere sim e quindi il tasto “tab”.
Una volta installato, lo trovate sotto Applicazioni -> Accessori -> Simdock.
Potete aggiungere collegamenti fissi al simdock, attraverso tasto destro del mouse, quindi scegliamo Add Launcher:
A questo punto apparirà quest’altra schermata:
Dove andiamo a scegliere quale applicazione mettere, e con quale nome.
In questo caso ho scelto di inserire come applicazione gedit, l’editor di testo di gnome. Quindi ho scritto un nome (a vostra scelta), ed il comando per aprirlo. Il nome del comando è lo stesso che usereste per lanciare l’applicazione attraverso il terminale.
Se, ad esempio volete metterci amsn, il comando da scrivere è amsn;
per metterci open office writer, il comando sarà oowriter, e così via.
Se magari non conoscete il nome del comando dell’applicazione che volete mettere, allora potreste aiutarvi attraverso il terminale, provando a digitare le prime lettere dell’applicazione e quindi il tasto tab: il sistema risponderà con i comandi che riconosce da quell’insieme di lettere.
Nello screenshot, dove vedete la tastiera (quando aprite la schermata sul vostro PC non c’è niente), va inserita l’icona che intendete usare per quell’applicazione. Se non mettete niente, il simdock non inserirà nessuna icona di default, e quindi vi potrà sembrare che non c’è nulla di nuovo.