Thunderbolt fino ad adesso è stata una tecnologia in esclusiva sui computer della casa di Cupertino, come: iMac, MacBook Air, MacBook Pro e Mac Mini; ma adesso Intel si è impegnata a fornire la stessa tecnologia ai tutti i suoi partner commerciali nel mercato PC che ne faranno richiesta.
Il percorso di Thunderbolt richiama da vicino quello dell’ interfaccia USB, inaugurate proprio sugli iMac nel 1998 e ormai presenti in differenti versioni su quasi tutti i dispositivi di PC in circolazione.
I produttori OEM di sistemi laptop e desktop, di motherboard e di componenti sarebbero già al lavoro per implementare il nuovo sistema favorendone la diffusione presso il grande pubblico.
Le periferiche interessate sono principalmente dispositivi d’acquisizione video e schermi ad alta definizione, tra i primi produttori hardware a prevedere la futura l’implementazione di Thunderbolt sui PC figurano Acer, ASUSTeK e Sony.
Mancano però ancora all’appello altre grandi società produttrici di PC come: Dell e Hewlett–Packard.
Anche se l’interesse dei produttori aumenta, la strada di Thunderbolt verso il successo e l’adozione come standard “de facto” dello scambio di dati tra periferiche è ancora tutta in salita; la tecnologia di Intel promette una banda passante di 10 Gigabit al secondo, il doppio di USB 3.0 ma a un prezzo decisamente superiore.
Intel in passato ha fatto dei sondaggi tra gli utenti sulla velocità di trasferimento, e le risposte degli utenti sono che: la velocità interessa, ma non sono disposti a spendere piccole fortune per incrementi prestazionali non particolarmente eccezionali.
Anche le critiche mosse da Intel a USB 3.0 si sono col tempo raffreddate, e ora Intel parla di due tecnologie (Thunderbolt e USB 3.0) che possono tranquillamente “coesistere” sul mercato.
L’auspicio è che Thunderbolt non finisca, come la tecnologia per FireWire: inventata da Apple, non ha mai convinto ed è relegata ad un ruolo secondario.