Come mai? Per caso il nostro provider non dà tutta la banda che paghiamo con il nostro contratto?
Per trovare una risposta nostra domanda, dobbiamo tornare indietro nel tempo, a quando le prime connessioni tra computer vennero realizzate.
I trasferimenti di dati all’interno di reti di computer è sempre stata misurata in bit, il bit è la più piccola unità di misura digitale e può assumere il valore zero oppure uno.
Il significato originale della parola bit dell’espressione inglese “Binary Digit”.
La velocità di una rete, che include anche la vostra connessione di casa, viene misurata in bit al secondo, scritta come ‘b/s’ oppure ’bs’.
All’ inizio le reti di computer avevano arrestati pochi bit al secondo, quindi solo negli anni 90 hanno superato la velocità di qualche migliaio di bit al secondo.
Alla fine degli anni 90 la maggior parte delle persone connesse di Internet avevano una connessione di casa ad una velocità di 56 kb/s, dove il prefisso K indica 1000 bit, ovvero 56.000 bit al secondo.
Ora viene la parte dove le cose diventano confuse.
In un computer l’immagazzinamento dei vari file non viene misurato in bit, ma in bytes.
Che cos’è un byte? Un byte è un gruppo formato da 8 bit.
Per avere quindi la velocità di scaricamento che vede sul vostro browser dovete prendere quel numero che vi fornisce il vostro provider internet, e dividerlo per otto.
Se ad esempio il vostro provider mi fornisce la connessione a 20 Mb/s, dovete dividere questo numero per 8 per avere la velocità in megabytes.
Nel nostro esempio otterremo una velocità di circa 2.5Mbyte/s, quindi per scaricare un file da 25MB impiegheremo circa 10 secondi.